Scrittoio da centro SORRENTINO
Descrizione: La grande tradizione dei mobili sorrentini, sontuosamente decorati mediante la raffinata tecnica artistica dell intarsio è rispettata in quest importantissimo scrittoio da centro in stile Neoclassico o comunemente detto anche Luigi XVI in Italia. Le forme squadrate e rigide sono ingentilite dalle gambe rettilinee a sfaccettature ottagonali appoggiate su piedini esili ed eleganti a forma circolare terminanti con uno zoccolo sferico schiacciato. L attaccatura alla stiva della gamba nella parte superiore si peculiarizza con forme circolari scanalate e digradanti verso li interno. Il corpo centrale che è lo scrittoio vero e proprio ci affascina con un incorniciatura interrotta con una virgola nella parte centrale del piano in cui la tarsia sorrentina, facendo pregio delle differenze cromatiche dell acero e dell ebano, dona dinamismo e vivacità con la loro geometrizzazione alla superficie mentre al centro del piano si nota un ovale intarsiato sempre in acero raffigurante, una figura pastorale femminile intenda a riscaldarsi sul fuoco. Il piano in massello di noce al disotto del quale si evince un estraibile a scomparsa è ancora impreziosito da una filettatura perimetrale che segue parallela lmintarsio a buio sempre bicromatico che richiama tutta l architettura del mobile. Intarsio riproposto ancora sugli angoli arrotondati in corrispondenza degli innesti delle gambe, su tutti i cassetti anteriori e quelli finti posteriori, sulle sagome a grembiule della parte bassa dove al centro delle cinture trionfa la figura della palmetta e ne firma la manifattura sorrentina. Del tutto caratteristico è il motivo a zuppiera che decora la parte centrale dei fianchi in cui la firma della provenienza partenopea del mobile è chiara. Il mobile napoletano nella fine del settecento grazie alla figura di un grande architetto: Luigi Vanvitelli assume peculiarità uniche e stranamente al resto dell Italia, della Francia e dell Europa il mobile napoletano subisce poco l influenza degli scavi di Ercolano e Pompei. Gli ebanisti sorrentini come dimostra questo mobile amano affidarsi sempre alla loro fantasia e al loro estro inventivo più che a temi codificati e questo desiderio di personalizzazione rimane ben avvertibile nella decorazione del mobile neoclassico napoletano, anche quando le scene riproposte sono quelle mitologiche e pastorali care al periodo come lo scrittoio dimostra. La parte interna è in abete, la parte a vista si valorizza con il legno di noce, ciliegio, acero ebano e altri legni esotici. Arredo in patina, autentico, museale. L'opera si condivide a fine di studio non è in vendita.Dimensioni: Larghezza cm 115 cm, Profondita' 57 cm, Altezza cm 80