I primi utilizzi del mobile nelle civiltà più antiche del mondo
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Dai mobili egiziani ai mobili bizantini
Le origini del mobile antico
I
mobili antichi, spesso riccamente decorati, nel corso dei secoli si sono caratterizzati sulla base delle civiltà a cui sono appartenuti.
Tutte le culture raffinate che conosciamo, la cinese come la egizia, la greca come la latina, produssero forme evolute di
mobilio decorativo. Gli
stili e le tecniche impiegate erano il risultato finale di un lungo periodo di sviluppo.
Mobili egiziani
I
mobili egiziani sono principalmente caratterizzati da impiallacciature e intarsi di pietre semidure, avorio, metallo e madreperla, risalenti al primo periodo dinastico (3100-2613 a.C.).
L'Egitto fu uno dei primi centri di
produzione di mobili che avevano anche una
funzione ornamentale.
Le
tombe della valle del Nilo hanno conservato un vasto assortimento di casse, tavole, sedie e letti variamente ornati.
Le
sedie venivano spesso dipinte di bianco, le casse con originali decorazioni geometriche. Le tecniche più frequentemente impiegate erano la doratura, la verniciatura, la finitura a cera e l'intaglio.
Le
gambe di sedie e tavoli avevano spesso la forma incurvata di zampe di animali terminanti a piede di toro o di leone.
I
mobili antichi egiziani (casse, cofani, letti con i piedi a forma di zampa d'animale, sgabelli, sedie),
Mobili Greci
Tra il 200 e il 300 a.C. la Grecia produsse una grande varietà di
mobili utilizzando i locali legni di olivo, tasso e cedro, che venivano torniti, intagliati, dipinti e intarsiati di pietre preziose.
Sedie e
tavoli antichi, bassi e curvilinei, avevano le gambe di bronzo a forma di zampe di animale. Le casse erano coperte di ricche dorature e intarsiate di avorio; i letti, riccamente intagliati, sembravano
troni allungati.
Come in
Egitto, il modo di vivere richiedeva mobili leggeri e facilmente spostabili, o addirittura pieghevoli, come le sedie a X o a forbice, forme che vengono tuttora usate.
I
mobili antichi greci (sgabelli, letti, sedie con spalliera inclinata e gambe ricurve, casse con funzione di contenitore e sedile)
Mobili Romani
Nell'antica Roma si sviluppò una ancor maggiore
varietà di forme, anche perché i Romani adottarono e modificarono liberamente i
modelli greci ed
egiziani.
I
mobili dell'antica roma e in particolare gli artigiani romani ricorsero spesso all'intaglio per ornare gli schienali di sedie e divani con teste di mulo o di cavallo, e con gambe mosse o zoomorfe.
Letti e divani poggiavano su gambe tornite, pitturate a vivaci colori o intarsiate con legni contrastanti, rifinite in ottone.
I Romani crearono molti modelli di sedie, tavoli, sgabelli e piedistalli, adottando per la loro esecuzione ogni tecnica a quel tempo conosciuta: le loro innovazioni influenzarono lo
sviluppo del successivo mobilio europeo.
I
mobili antichi romani (tavoli antichi circolari, tripodi, sedili, casse, sgabelli con gambe a tenaglia, armadi a due battenti decorati, con ripiani interni)
Mobili Etruschi
I
mobili antichi etruschi erano caratterizzati in primis dal famoso
letto tricliniare ci è noto attraverso i ricchi corredi funerari, le pitture tombali e le raffigurazioni artistiche in genere.
In
epoca tardo-romana e nei primi secoli del cristianesimo in Occidente si ha un ritorno a forme semplici e severe, mentre, nel mondo bizantino, il mobile presenta una fastosa decorazione.
Mobili Cinesi
La Cina fu il più grande centro orientale di
ebanisteria, sebbene la sua produzione sia stata apprezzata in Occidente solo durante l'ultimo secolo.
Nessuno conosce la data di inizio di quest'attività, ma
mobili cinesi in miniatura trovati nelle tombe della dinastia Han (202 a.C. - 220 d.C.) mostrano una grande varietà di
modelli di sedie,
armadi di varie misure,
tavoli e
cofani, diversi da quelli occidentali.
Predomina la
linea ondulata, non diversa da quella dei
mobili moderni in legno curvato e acciaio tubolare: da questo punto di vista i mobili cinesi sono i più "moderni" del mondo antico.
La decorazione, costituita soprattutto da
intagli, era limitata a piccole zone. Venivano impiegati
legni preziosi a grana sottile, come l'ebano, il palissandro e il legno di sandalo, lucidati per ottenere un bel colore naturale.
Le
finiture, normalmente in ottone o in ferro, erano poste in evidenza; gli intarsi di ottone, rame, stagno e marmo non erano usati frequentemente come a
Roma o in
Egitto.
La
laccatura viene tradizionalmente associata al
gusto cinese, ma in realtà questo procedimento era così lento e costoso che solo nei grandi palazzi si possono trovare serie complete di
mobili in lacca. Allo stesso modo il
tek, considerato il legno tradizionale dei
mobili cinesi, fu usato raramente prima del secolo XIX, e anche allora solo per la produzione destinata all'Europa.
In Cina si è continuato a produrre la maggior parte di mobili con metodi e materiali tradizionali ancora durante il
nostro secolo.
Mobili Bizantini
Contrariamente alla statica produzione cinese, nel tempo la produzione europea di mobili è stata soggetta a cambiamenti.
L'origine della tradizione europea è nella
produzione greco-romana divenuta molto raffinata ben prima della nascita di Cristo.
Tuttavia, con la caduta dell'impero romano di Occidente, gran parte di queste abilità andò perduta, tranne che in Oriente, dove l'antica città di Bisanzio era stata nel 330 d.C. ribattezzata Costantinopoli. I
modelli bizantini esercitarono una profonda influenza sugli
stili dell'Italia e di tutta l'Europa occidentale.
I
mobili bizantini erano formati da elementi greco-romani e orientali; quasi tutti gli esemplari superstiti erano destinati a un
uso ecclesiastico e
regale.
Le
forme erano romane, ma ad esse si sovrapponeva una ricca ornamentazione di origine orientale, vale a dire un'enfasi sui
motivi curvilinei o
geometrici, con intarsi a
mosaico in oro, vetro e pietre.
Contrariamente all'uso romano, le figure di animali e le figure umane erano rappresentate raramente, e i
motivi decorativi tendevano a essere
rigidi e
convenzionali.