Gli stili dei mobili antichi

Stili mobili antichi

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Esempio di mobile antico



Gli stili mobili antichi di antiquariato partendo dai mobili gotici

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Gli stili artistici dei mobili antichi

Gli stili artistici che hanno accompagnato la storia del mobile antico

- Mobili Gotici
- Mobili Rinascimento
- Mobili Barocco
- Mobili Rococò
- Mobili neoclassici
- Mobili impero
- Mobili Vittoriani
- Mobili Americani


Mobili Gotici


L'epoca detta gotica ebbe come elemento dominante la Chiesa. Si iniziarono ad innalzare numerose chiese robuste la cui forma influenzò tutto ciò che fu creato in quel periodo. Questo fu particolarmente vero per il mobilio.

I mobili gotici ebbero tendenza lineare, e i motivi decorativi si ispirarono direttamente all'architettura religiosa del tempo: archi a tutto sesto o ogivali, decorazione a intaglio, pilastri e contrafforti.

Il metodo preferito fu l'intaglio, che rappresentava soprattutto motivi vegetali, con foglie di vite, acero, crescione selvatico e prezzemolo, ma anche uccelli, animali e figure umane di forme bizzarre.

I principali tipi di legno utilizzati per i mobili gotici furono la quercia e il noce, che si prestavano a essere intagliati. Talvolta i mobili gotici erano intagliati e modanati su tutta la superficie. Verso la fine di questo periodo si diffuse la decorazione dipinta.

Mobili gotici



Le tecniche più raffinate come l'intarsio non furono impiegate frequentemente. Anche le forme non erano molto varie: i più decorati erano i cassoni e i cofanetti, ma venivano eseguiti anche sedili, panche, tavole e qualche sedia. Grazie alla posizione dominante, il clero aveva una maggiore varietà di mobili antichi: altari, scanni e scrivanie si trovavano in chiese e monasteri.

Il mobile gotico ebbe molto successo nell'Europa settentrionale.

Mobili Gotici in Europa >
Mobili inglesi

Lo stile dei mobili gotici, si prolungò persistendo oltre la sua epoca: il mobile antico inglese perdurò fino al Cinquecento inoltrato per rifarsi vivo nel secolo successivo e per riaffermarsi più tardi con imprevedibile vitalità all'insegna del revival neogotico.
Ai mobili inglesi del Settecento contribuirono stilisti famosi quali Chippendale, Adam, Hepplewhite e Sheraton; in Italia andarono famose le botteghe-laboratorio di Venezia, Torino, Milano e Genova.

Se fu l'architettura del Rinascimento a determinare la struttura dei mobili di quel periodo (le forme furono assimilate nel Cinquecento dalla Francia, dalla Germania e quindi dai Paesi Bassi, dove più tardi tuttavia si sviluppò uno stile autonomo, dal quale dipese direttamente l'evoluzione dei mobili inglesi), fu il gusto del barocco francese ad assumere nel corso della seconda metà del Seicento (nel 1667 fu fondata la Manifacture Royal des Meubles de la Couronne) un ruolo decisivo per gli sviluppi e le fortune dei mobili europei.

Questa posizione di preminenza durò fini alla metà del secolo XIX, attraverso i vari momenti stilistici associati al periodo di regno dei Luigi, fino alla Rivoluzione e all'Impero.


Mobili Rinascimento

Lo stile Rinascimentale nacque agli inizi del XV secolo in Italia e in particolare a Firenze. Caratterizzato da forme greco-romane e idee bizantine. La decorazione rinascimentale si fece assai elaborata, grazie ad ebanisti che ormai erano veri e propri artisti.

L'uso di segherie e torni favorì la costruzione di mobili più leggeri e ben costruiti, mentre aumentava la quantità dei tipi di legno impiegati: noce, pino, ebano e altri. La decorazione divenne più varia e complessa: ai motivi gotici si aggiunsero quelli orientali, come stelle, falci di luna, e l'intreccio di volute chiamato arabesco; dall'Oriente provenne anche la tecnica dell'intarsio, in avorio, madre perla e metallo.

Mobili rinascimento

Fu ripresa la doratura utilizzata nei mobili dei Romani, e i pittori famosi come Piero Di Cosimo si occuparono di decorare cassoni e credenze dei loro sovrani. L'intaglio continuò ad essere diffuso, migliorato però nella qualità e nella varietà, perché si era liberato dalla rigidità delle forme architettoniche.

In questo periodo comparve una grande varietà di modelli, tra cui il cassone in Italia e in Spagna il "vargueno", una scrivania apribile, intagliata, intarsiata e dipinta.
La costruzione e la decorazione dei mobili spagnoli avveniva con l'utilizzo di grandi quantità di ferro e pelle.



Mobili Barocco

Verso la metà del secolo XVI cominciò ad apparire un nuovo stile, il barocco, prima in Italia e poi più tardi in Francia, dove al tempo di Luigi XIV l'ebanisteria fu oggetto di mecenatismo e sottoposta al diretto controllo regio.

Mobili barocco

Il primo ebanista del re fu André Charles Boulle, designato nel 1672, i cui mobili compendiano lo stile barocco, con elaborati intarsi in ottone finissimo, tartaruga e finiture in bronzo cesellato su fondi ebano e palissandro.

I mobili barocchi sono caratterizzati da un grande interesse per la decorazione e per la forma: le proporzioni sono deliberatamente rovesciate, e l'intaglio è profuso con profonde modanature, sinuose volute intrecciate e timpani di proporzioni spropositate.

La tecnica decorativa più usata in questo periodo è l'intaglio, insieme alla pittura e agli intarsi di dorature, bronzo e marmi, questi ultimi eseguiti in Italia e anche per l'esportazione. Le sedie, molto variate nella forma, erano intagliate e spesso ricoperte di pelle stampata, dorata e guarnita di borchie alla moda spagnola.





Mobili rococò

Anche per i mobili rococò (1700-1775) la forma fu secondaria rispetto alla decorazione. I mobili rococò sono leggeri ed eleganti, di forme incurvate e asimmetriche, coperti di decorazioni lussureggianti a motivi floreali e animali.

La decorazione della superficie, ottenuta con dorature, pitture, intagli e applicazioni di ornamenti in bronzo dorato, dissolve quasi completamente il profilo della forma. Il più importante mecenate dello stile Rococò fu Luigi XV di Francia.

Mobili rococo

Gli esemplari creati in questo periodo sono rari, costosi e molto apprezzati per la forma straordinaria e per l'esecuzione. Furono inventati nuovi tipi, come la scrivania a ribalta, mentre i vecchi tipi venivano rinnovati: la gamba mossa fu applicata a tavoli e sedie, e i cassettoni presero una forma incurvata e sinuosa.

Mobili neoclassici

Col tempo la ricca decorazione e le forme irregolari dello stile rococò passarono di moda, e dopo il 1770 gli ebanisti cercarono nuove fonti di ispirazione negli scavi archeologici di Ercolano e Pompei, iniziati nel 1748, e nella generale rivalutazione dell'antichità, chiamata Neoclassicismo.

Ispirandosi alle architetture e alle pitture pompeiane, i mobilieri Robert Adam in Inghilterra e David Roentgen in Germania svilupparono il nuovo stile neoclassico (1770-1810).

Mobili neoclassici


L'intaglio e la forma curvilinea, tanto diffusi precedentemente, sparirono quasi del tutto, rimpiazzati da forti linee verticali e orizzontali, unite ad una costruzione delicata, decorata con impiallacciature contrastanti o con pitture.

Le gambe dei mobili neoclassici divennero lunghe e sottili, rastremate e a sezione quadrata, oppure a forma di canna, con scalanature che ne accentuavano la verticalità; le modanature e i piedi presero la forma di capitelli e basi di colonne greche e romane.

Gli elementi decorativi, meno usati che nel periodo precedente, erano di origine classica, come la foglia di quercia, l'urna e la palmetta; le guarnizioni di ottone e le dorature, piuttosto rare, erano comunque sobrie e di piccole dimensioni.

Mobili impero

Il neoclassicismo raggiunse tardi la Francia, e fu sostituito in un primo tempo dallo stile Direttorio e poco dopo dalla versione napoleonica del revival classico, lo stile Impero.

I mobili impero si distinguono per la simmetria del disegno, le proporzioni pesanti, e per le ampie e lisce superfici impiallacciate, con poche modanature e decorazioni. L'intaglio fu poco usato, e l'ormolu (decorazioni di bronzo dorato) fu molto raro.

Mobili impero

Motivi e forme erano ispirati a mobili egizi, greci e romani. Lo stile impero ebbe molto successo in Inghilterra e negli Stati Uniti. In Germania e in Austria lo stile impero fu alla base della formazione dell'assai diffuso stile Biedermeier, una sua versione semplificata e più pesante.

Mobili vittoriani

L'età vittoriana, che coincide col regno di Vittoria, regina d'Inghilterra (1837-1901), vide una vastissima produzione di mobili in uno stile eclettico che combinava elementi di epoche precedenti, adattandoli in combinazioni stupefacenti.

Una produzione tanto vasta fu resa possibile a partire dal quinto decennio del secolo XIX dalla fabbricazione meccanica: l'introduzione di presse meccaniche e di macchinari per tagliare le impiallacciature rendeva possibile la rapida e poco costosa, anche se non sempre artistica, creazione di mobili. Inoltre i miglioramenti dei trasporti resero disponibili ovunque e in gran quantità i legni esotici più pregiati: mogano, palissandro, tek ed ebano.

L'intaglio era diffuso: i mobili vittoriani in quercia intagliata della fine del secolo XIX e dell'inizio del XX sono ora richiesti dai collezionisti, anche se erano ritenuti semplici e di poco valore all'epoca della loro creazione.

Mobili vittoriani

Lo stile si ispirava a epoche precedenti: il gotico vittoriano imitava i mobili da chiesa del secolo XIV, mentre il revival rinascimentale subì l'influenza italiana.
La fioritura finale dell'epoca vittoriana fu nello stile Art Nuveau, derivato dal Rococò e legato al movimento Arts and Crafts. Tipiche di questo stile furono le linee sinuose e i forti contrasti di luce e ombra, come nei mobili creati dall'architetto Hector Guimard.

Malgrado i recuperi eclettici del passato, il secolo XIX è segnato da importanti progressi tecnici. L'americano John Belterr creò i mobili laminati in legno intorno al 1845; nel 1841 il viennese Michael Thonet brevettò il procedimento per incurvare il legno.

Le nuove tecniche ebbero grande influenza sulla successiva produzione di mobili.

Mobili in stile Americano

Il Settecento, nella storia dei mobili, fu importante anche per la definizione dello stile americano, sviluppatosi alla fine del Seicento secondo interpretazioni locali delle forme barocche, da cui tuttavia derivarono mobili di estrema semplicità e funzionalità.



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