Mobili antichi e la sua arte

Mobili antichi francesi

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Esempio di mobile antico

Approfondimenti:


- Mobili antichi medioevo
(Fonte: Wikipedia)

- Arte e arredamenti medievali
(Fonte: Wikipedia)

- Giuseppe Maggiolini
(Fonte: Wikipedia)

- Thomas Chippendale
(Fonte: Wikipedia)

- Andrea Brustolon
(Fonte: brustolon.it)

- Dall'artigianato dei mobili antichi al disegno industriale
(Fonte: Wikipedia)


La funzione "essenziale" del mobile antico nel medioevo

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Il mobile antico dal medioevo al XVIII secolo

Mobili 400

Nel medioevo il mobilio viene ridotto al minimo essenziale: cassoni, letti a baldacchino, mense, sedili pieghevoli a gambe arcuate (faldistorium).

Nei mobili del 400 non vi sono variazioni sostanziali - compare la credenza, con la parte superiore per contenere il vasellame - ma si comincia ad utilizzare anche per il mobile antico, oltre all'intaglio, la tarsia, la doratura e la decorazione a pastiglia.

Mobili 500

In Italia - e in Europa - il mobile del 500, generalmente intagliato, risente dell'architettura. Ai tipi precedenti si aggiungono grandi tavoloni e sedie a gambe incrociate (savonarola).

Mobili 600

Nel 600 il mobile assume ovunque le caratteristiche tipiche dello stile Barocco, ma con particolarità a seconda dei diversi stati:

IN EUROPA:

- in Italia appare lo stipo toscano, lo studiolo ligure, il seggiolone veneto a forte intaglio;

- in Spagna il mobile mantiene forme semplici;

- in Olanda sobrie e massicce;

- la Francia risente del Barocco italiano, mentre la Germania è ancora in parte legata alla tradizione Gotica;

- in Inghilterra il mobile è caratterizzato da una pesante decorazione ad intaglio; dopo l'incendio londinese del 1666 presenta invece forme semplici, ridotte e poco decorate.


Il regno di Luigi XIV vede nascere in Francia mobili di stili molto elaborato, il legno intagliato e dorato, legni esotici, con intarsi in metallo su tartaruga (dell'ebanista C. A. Boulle), con applicazione di bronzi dorati.


Mobili 700

Nel 700 la Francia assume un ruolo di primo piano:
dopo il fasto dei mobili sotto Luigi XIV, si passa alla semplificazione della Reggenza, al fantasioso mobile Rococò del regno di Luigi XV, alle linee neoclassiche della Transizione, per giungere alla semplicità e linearità del regno di Luigi XVI e alla semplice severità scarsa di decorazioni del Direttorio.


Tutta l'Europa ne subisce l'influenza.

In Inghilterra operano in questo periodo ebanisti di grande valore:
Th. Chippendale, che fonde nei suoi mobili elementi gotici, cinesi e francesi;
Robert Adam, che ripropone con eleganza i motivi dell'antichità classica.

In Italia nel 700 le migliori produzioni si hanno:
in Piemonte con P. Piffetti, in Veneto con A. Brustolon, a Milano con G. Maggiolini.

Dal XIX ad oggi (mobile moderno)

Nel periodo napoleonico si sviluppa lo stile impero caratterizzato dalla pesantezza delle forme dall'uso di appliques in bronzo, di placche di porcellana a motivi egizi, greco-romani e dalle nuove tipologie: letti "a barca", seggiole "a gondola", psychè, grande specchio manovrabile.

Mobili antichi dal medioevo all'800

Mobili 800

Nella seconda metà dell'800 in Germania si diffondono i gusti neorinascimentale e Biedermeier, che presenta forme più sobrie e funzionali;
in Austria importantissima la produzione dei fratelli T. Honet (sedie in legno curvato a vapore, lavorate a macchina, prodotte dal 1841 in grande quantità).

In Inghilterra nell'800 si passa da una vasta produzione ispirata all'età classica alla realizzazione, nel periodo vittoriano di mobili pratici semplici e severi.

Nel XX secolo la produzione di mobili moderni, ormai in serie, è divenuta materia del disegno industriale, disciplina che ha preso il posto dell'artigianato tipico dei mobili antichi.


Mobili Medievali

Fino al secolo XV, anche se declinante, nel Mediterraneo orientale predominò lo stile bizantino. Nei cosiddetti secoli bui i mobili (mobili medioevo), decorati o no, furono un lusso poco diffuso nelle aree occidentali: rimane molto poco dell'epoca merovingia, carolingia e ottaniana.


La sedia di bronzo conosciuta come "trono di Dagoberto" è il più noto esempio di mobile carolingio che rivela chiaramente la propria derivazione romana. Lo stile del periodo romanico mostra l'origine da uno stile romano degradato: i modelli erano pochi, soprattutto cassoni, tavoli antichi e sedili, e la decorazione consisteva quasi esclusivamente nell'intaglio di rudimentali, vigorosi motivi floreali.

Il legno più usato era la quercia, l'esecuzione era pesante e mostra i limiti delle conoscenze tecniche del tempo.



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